Numeri in crescita per i musei italiani nei primi mesi del 2016. “Nel 2015, rispetto al 2013, i musei dello Stato hanno superato la soglia dei 43 milioni. Nel primo quadrimestre del 2016 si registra +9,3% di visitatori, significa un milioni in più, un +16% incassi”. Così Dario Franceschini, ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, durante il suo intervento ala 24esima conferenza generale dell’Icom.
ICOM Italia opera in coerenza con il Codice etico e la missione di ICOM Internazionale per la salvaguardia del patrimonio culturale e lo sviluppo dei musei.
in ambito nazionale:
- promuove il raggiungimento in tutti i musei italiani di livelli di qualità atti a garantire lo svolgimento delle funzioni essenziali e un ruolo attivo nella società contemporanea, attraverso la circolazione di standard tecnici definiti a livello nazionale e internazionale nel rispetto del Codice etico di ICOM, la formazione e l’aggiornamento continuo dei professionisti, la sensibilizzazione degli enti proprietari e dei gestori, la diffusione di positive esperienze nazionali e internazionali;
- contribuisce alla definizione di politiche nazionali e territoriali di programmazione e di sostegno agli istituti museali, in una visione integrata del patrimonio culturale e del paesaggio, mettendo a disposizione delle istituzioni e delle comunità il bagaglio di competenze ed esperienze dei suoi organi direttivi e di tutti i soci;
- sostiene lo sviluppo di una comunità di professionisti museali, a prescindere dalle situazioni ambientali, istituzionali e contrattuali in cui operano, e avvia forme di collaborazione con altri professionisti della cultura ed esperti di altre discipline;
- stimola lo studio e il dibattito sui principali temi della museologia, in rapporto con le elaborazioni teoriche e le esperienze concrete prodotte nel nostro e negli altri Paesi;
“C’è un investimento forte che il Paese ha fatto dopo molti anni, il bilancio del mio Ministero quest’anno ha il 37% in più di risorse rispetto allo scorso anno a cui si aggiunge un miliardo di fondi Cipe prevalentemente sui grandi musei italiani”.
C’è la scelta di investire in cultura e in un patrimonio che conta “4 mila musei sparsi in tutta Italia. Un patrimonio di collezioni straordinarie” rispetto al quale l’azione della riforma del sistema museale punta alla “valorizzazione delle collezioni, ma anche alla modernizzazione in termini di servizi, di un rapporto con la cittadinanza. I numeri vanno tutti in questa direzione”. E conclude: “Stiamo investendo sul personale con una selezione di 500 funzionari”.